Da anni si parla della Psicologia Energetica. Questa, si pone a metà tra la psicoterapia e la medicina energetica rappresentando una buona strada per ottenere il benessere emotivo. La psicologia energetica ha dato buoni frutti nella risoluzione di una vasta casistica di problematiche psicologiche tra cui la depressione, le fobie, gli stati d’ansia, l’elaborazione del lutto e delle problematiche esistenziali che ne derivano, malesseri fisici o sintomi di varia natura, le dipendenze, i traumi, le problematiche alimentari, i disagi e sofferenze emotive ( paura, tristezza, risentimento, senso di colpa o di inferiorità, etc..), gli attacchi di rabbia o di panico, la perdita di priorità personali e disagio esistenziale.
Tutto questo sembra strano a chi si avvicina a questa disciplina e può anche risultare scettico sulla sua efficacia. Gli studi hanno dimostrato, guardando dei video, come si trasforma il viso della persona che si accinge a questa tecnica.
Diverse sono le ipotesi, ma prima dobbiamo dare un breve sguardo alla fisiologia delle emozioni. L’amigdala, struttura del sistema limbico( situata nel lobo temporale) è considerata la sede delle emozioni. L’amigdala associa uno stimolo interno od esterno ad un’esperienza o situazione simile che in passato ha rappresentato una minaccia.
Lancia impulsi al sistema nervoso autonomo, scatenando, così, quella che viene chiamata la risposta : combatti o fuggi. Questa risposta è caratterizzata da un rilascio nella circolazione sanguigna delle sostanze chimiche: cortisolo, adrenalina e noradrenalina. In questo modo la parte razionale viene “disattivata” trasformando tutto questo, a livello cosciente, in sensazioni di paura, ansia, confusione e panico.
Se tutto questo avviene in situazioni di pericolo è una reazione opportuna, ma, molte volte, a causa di errati processi associativi, questa risposta, viene scatenata anche quando la situazione non presenta rischi concreti, limitando, così, le nostre scelte e la nostra capacità di agire nel modo migliore.
La procedura che viene utilizzata è l’ interruzione del ciclo sopra descritto e consiste principalmente nel focalizzarsi sullo stimolo che innesca la risposta d’allarme, mentre vengono stimolati una serie di punti energetici. Questi ultimi, mandando impulsi all’amigdala, inibiscono la reazione del cervello alla presunta minaccia e riducono il numero delle connessioni neuronali tra lo stimolo e la reazione emotiva scatenata
A COSA SERVE ?
Possiamo applicare le tecniche della psicologia energetica quasi in maniera illimitata. Gli strumenti adottati sono molto efficaci, anche, per la loro semplicità di esecuzione. Queste tecniche sono sicure e possiamo avvalercene per liberarci da tutto ciò che causa in noi delle reazioni emotive negative.
Facendone un uso costante è possibile liberarsi dal peso delle emozioni negative e raggiungere uno stato di benessere importante. Queste tecniche sono state sperimentate con esito positivo su migliaia di casi , dai piccoli traumi (paure) a traumi più severi, riscuotendo un successo anche su problematiche fisiche con componente psicosomatica. Questo sistema è veloce ed efficace.
Conoscere bene queste tecniche in modo appropriato richiede, sicuramente, del tempo, esperienza e abilità poichè la loro struttura principale può essere appresa già dalla prima sessione ed essere auto applicata in modo sicuro.
L’ Applicazione della psicologia energetica consente di :
Abbattere convinzioni limitanti.
Eliminare blocchi interni che possono impedire il raggiungimento del nostro scopo
Raggiungere la giusta condizione di benessere emotivo
Liberasi da emozioni negative quali invidia e rabbia
Bloccare tutto quello che scatena reazioni indesiderate
Poter scegliere come reagire alle situazioni
Eliminare le resistenze nel fare compiti utili ma noiosi.
Dott.ssa Simonetta Sodo